03/07/2024

Terza cisterna

Eccoci giunti alla terza cisterna, osservate con attenzione: in alto, forse, se siamo fortunati, vedremo scendere Tide l'aracnide che sorride. Lui ci mostrerà altri segreti di questo luogo. Hallo! Come siete belli! Vi piacerebbe dondolarvi sulla mia altalena? Forse dovrei rinforzarla un po’! Ora scendo e vi mostrerò come è nato l'uomo ragno. Oh, stavo scherzando! Quando venne realizzato l'acquedotto, vennero anche ricavati tanti pozzi. Ora, il problema era mantenere sempre puliti i pozzi ed i canali sotterranei dove passava l'acqua per non inquinarla. Ed ecco che nacque il lavoro dei pozzari! Questi operai erano molto agili, si arrampicavano lungo le pareti dei pozzi, facevano delle vere e proprie acrobazie nelle cisterne, controllavano che non cadesse nulla in acqua. Furono proprio loro a salvare Monello Pipistrello che da piccolo cadde nel pozzo per catturare un moscone. I pozzari spesso risalivano lungo le pareti dei pozzi e riuscirono addirittura ad entrare nelle case. Vi ricordate? Abbiamo detto che i pozzi si trovavano nei cortili. Quindi non era tanto difficile poi entrare in casa. E nessuno li riconosceva perché entravano di notte, quindi c'era buio e poi erano avvolti nei mantelli. Si racconta che quando una casa o la famiglia che l'abitava davano una buona impressione ai pozzari, loro lasciavano dei doni; in caso contrario facevano dei dispetti in continuazione. Nascondevano le scarpe o i cappelli, mangiavano il pane e cambiavano il posto agli oggetti. La gente era anche un po’ spaventata e credeva che ci fosse qualche essere strano nelle loro case. Così nacque la leggenda del Munaciello. Una specie di essere invisibile, magico, che poteva entrare e nelle case e portare fortuna o sfortuna. Quindi bisognava trattarlo bene. Capito che trasformazione? Da pozzari a maghi e tutto perché avevano studiato noi ragni che non cadiamo mai con le nostre 8 zampe e con il nostro filo magico, questi sono gli antenati dell'uomo ragno.